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Verso la conferenza

confLa distruzione del benessere

(di massimo maggi)

Cos’è lo stato di benessere? In poche parole lo stato di benessere consiste nella azione del governo di un paese che garantisca a tutti i suoi cittadini un ragionevole ed umano livello di ingresso, alimentazione, salute e educazione. E’ la conferma del diritto che consente a tutte le persone di non essere escluse dalla società; il Reddito di Cittadinanza deve consentire a tutti un accesso al servizio pubblico ed ai diritti fondamentali ed inalienabili.

Non si tratta di assistenzialismo, ma del riconoscimento del diritto di un livello sociale normale (salute, educazione, famiglia, etc,). Molto ed altro, in tutto o in parte, nella sostanza o nella forma, i paesi dell’Europa Occidentale stanno discutendo in questi giorni come smantellale lo Stato di Benessere.

Il Lavoro precario, la privatizzazione della cosa pubblica e lo smantellamento della sicurezza sociale. Le argomentazioni politiche ed economiche che vengono portate a giustificazione sono di uno squallore e demenzialità tanto esasperante quanto lo fu il dibattito ancora in corso circa il tentativo di Denazionalizzazione dell’Argentina negli anni 90.

Il divario tra i partiti politici ed i suoi elettori aumenta ogni volta di più, e sempre con maggior sconcerto dei suoi dirigenti. Con l’abominevole Patto di Stabilità stanno provocando la più grande crisi economica e sociale della storia, tanto che si può tranquillamente chiamare crisi strutturale e di sistema. Aziende pubbliche liquidate, Piccola e Media Impresa ridotta allo sfacelo ed oltre la metà della popolazione ridotta sotto la linea della povertà. Questo tonfo della politica è evidente in tutta Europa. Senza un Movimento Politico disposto a difendere l’interesse nazionale ed i diritti dei suoi cittadini le lobbies finanziarie avranno mano libera di arricchirsi con lo squartamento della sovranità monetaria ancor prima che nazionale.

In accordo tra i Curatori Fallimentari di tutta Europa, con i loro usi e costumi, si socializzano i debiti per il Popolo e si privatizzano i crediti. In questo modo si trasferisce una massa ingente di risorse e proprietà dello stato verso imprese private, in paradisi fiscali, che hanno il volume necessario di denaro (non regolamentato) per operazioni di questa grandezza. Così facendo, la finanza Europea può sedersi ed aspettare tranquillamente che il potere politico cada ai suoi piedi.

Così finisce il film. Quello che non sappiamo è come reagirà il pubblico, o se brucerà l’intero cinema …