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Archive for the ‘Elezioni 2013’ Category

Trento come Castel Giorgio. Eppure la lista non era abusiva.

libertà non èAi Minus Habens della politica è bene ricordare alcune verità. Nei comuni si vota, o non si vota, non per protesta ma per necessità. Esercitare una tifoseria isterica ed infantile non porta a nulla e lo avevamo già visto nelle passate amministrative prima dell’estate. Ma non serve ai Minus neanche l’appello del capo politico, auto conclamato e auto promosso, che ordina di fare liste con persone competenti, preparate e affidabili altrimenti interviene lui. Finalmente quell’uno vale uno non è più un brodo primordiale. Ma era evidente che non poteva essere così e che la causa dei fallimenti alle amministrative era proprio qui. Eppure a Trento, come a Bolzano, ci era andato lo stesso Grillo in persona per sostenere la lista (purtroppo già fatta e certificata) che, come sappiamo, ha raggiunto il 2,5%. Ma è la stessa percentuale di Castel Giorgio alle passate amministrative senza comizio del Capo, senza certificazione e con l’aggravante della delazione parlamentare. Onore al merito ai candidati di Castel Giorgio. La viltà dei grillini attivisti non si è fermata e ha continuato a fecondare discrasie con la chiusura e l’ottusità dei MeetUp, cosiddetti storici, e dove gli stessi in conflitto elemosinano la certificazione da uno staff amorfo e burocrate. Penose situazioni quali quelle di Imperia e di Ancona sono fin troppo conosciute. Il caso Sardegna merita ancora oggi un’analisi a parte per la sua gravità. Prevalse la forzata unificazione dei MeetUp contro l’apertura all’elettorato attivo per la determinazione della lista. Esempio pessimo di vecchia politica, quella appunto che si voleva sconfiggere. Il risultato fu terribile: percentuali sotto soglia e liste neanche presentate in una regione dove alle nazionali si era raggiunto il 29,6%. Dove invece prevalse il lucido coraggio sulla viltà i risultati furono altri. A Messina non aprirono nessuna discussione con l’arroccamento dei ‘Grillini Doc’, e la lista ‘No Ponte’ stravinse. Esempio da tenere a mente. Ma ciecamente ed ottusamente si vuole intraprendere la stessa via anche per le amministrative 2014 sprecando il tempo in guerre intestine tra meeup, baronetti e buffoni di corte. Ogni tentativo di parlare alla cittadinanza con dibattiti, articoli e comunicati stampa scatena nella fogna grillesca reazioni isteriche e scomposte dove ogni possibilità di dialogo con l’elettorato viene assassinato dal ‘fuoco amico’. L’elettorato di fronte a questo pietoso spettacolo reagisce coerentemente e responsabilmente ritornando al non voto o al voto di liste civiche che si presentano con coraggio, passione e soprattutto programmi affidabili e con candidati affidabili. La differenza tra le politiche e le amministrative non sta nel trovare infantili giustificazioni quando hai perso o quando hai vinto ma sta nel fatto che per protesta puoi anche votare Cicciolina in Europa ma nel comune il giorno dopo devi mandarci a scuola i tuoi figli e i tuoi nipoti. Ma per i ‘grillini’ il solo fatto di aver potuto partecipare alla ‘mensa del signore’ è già un onore e una vittoria. La certificazione Grillo l’ha data a me. Ecco bravo mo dattela in faccia! I cittadini, quelli veri, quelli che non si riuniscono in club esclusivi, quelli che non prendono parte a gruppi di ascolto che riscrivono l’eterno libro dei luoghi comuni ogni volta che si incontrano, quelli che sorridono alla scelta assembleare di votare se si deve votare, quelli, in sintesi, che conoscono bene la differenza tra il merito e il metodo, quelli che la squadra del cuore è una cosa e il Patto Cittadino è un’altra; bene questi cittadini sono pronti al cambiamento e sono in grado di autodeterminarsi senza vangeli ne corani eretti a Non Statuto. E sono pronti a farlo, sono pronti a scegliere programmi e candidati in piena coscienza ed autonomia riconoscendosi in tutto e per tutto con le proposte semplici e razionali (quando non populiste) che erano all’origine del Movimento 5 Stelle. Ma fuori da questo! Il suo ruolo il Movimento lo ha già svolto ed ha concluso la sua missione. Ha trasmesso la fiducia e la tranquillità che tutto si può fare a patto di volerlo fare. Senza capi, etichette e bandiere. La politica non è un brand commerciale che acquisti sugli scaffali del Blog a colpi di click. La politica è l’arte della condivisione dei limiti dove la concessione di alcune libertà personali ti ritorna amplificata da una libertà comune e sostenibile.

La libertà non è star sopra un albero …

(massimo maggi)

ante e post voto.

trollL’avevo detto, lo sto dicendo, e me la canto e me la suono.  Piccole variazioni sul tema che danno il senso della misura tra un demagogo improvvisato ed una lontanissima e confusa idea di statista. Dire che chi ha ottenuto lo 0,2% è da ‘lapidare’ mentre chi ha ottenuto il 46% è un eroe, oltre ad essere un grande idiota dimostra anche poca affinità con la verità e con l’intelletto. Come dire che Gesù o Che Guevara erano in errore poiché i farisei e Batista avevano più consenso popolare. La sconfitta mediatica che ha riportato il patrimonio del Movimento alla sua dimensione reale non è una sconfitta ma uno zoccolo duro di consenso da cui ripartire. Ma le più grandi idiozie, ascoltate in queste ore, provengono da chi, causa del problema, tenta di accusare chi ha messo in luce il problema. Ai Cyber statisti del copia incolla sarà bene ricordare che il riprodurre post ad minchiam non porterà alcun beneficio reale ne alla politica ne all’economia del paese e men che mai alla tanto auspicata rivoluzione culturale. Premesso ciò tentiamo di valutare il risultato elettorale di queste comunali. Perdono meno i comuni più grandi per l’effetto protesta da affidare non a persone conosciute ma ad una vaga idea di cambiamento. Perdono di più i piccoli comuni proprio perché ‘tengono famiglia dentro il comune’ e perché il ‘paese è piccolo e la gente mormora’. Sono proprio questi banalissimi luoghi comuni che danno il senso della realtà in cui ci muoviamo. Quell’idea di cambiamento, artefice del risultato nazionale, si è trasformata rapidamente da mezzo a fine ed ha replicato se stessa in modo sterile ed infantile. L’analisi di C. Fausti centra perfettamente il problema. Ora il passaggio al livello successivo consiste proprio nel merito dell’azione e questo prescrive capacità e coraggio: Capacità nell’intuire casi eccezionali ed il coraggio di affrontarli al di fuori delle regole precostituite. Una rivoluzione ha successo quando i giovani poliziotti si mettono dalla parte dei dimostranti e, mutatis mutandis, questa sarà la svolta.

(massimo maggi)

basta un foglio, che ce vò!

patto ambientaleLe associazioni ambientaliste del comprensorio orvietano hanno proposto, ai candidati alla carica di sindaco di Castel Giorgio, di siglare congiuntamente un documento che impegni il futuro sindaco , i consiglieri e la giunta ad esprimere senza se e senza ma una netta contrapposizione all’impianto di geotermia a Castel Giorgio. La legittima richiesta da parte delle associazioni era motivata dal fatto che alcune liste non avevano indicato chiaramente la loro posizione nei programmi amministrativi consegnati e protocollati in comune. Questo anche a seguito dei recenti ed inquietanti sviluppi della campagna elettorale pro-geotermia che ancora risulta promossa da ignoti.
Come Lista Movimento 5 Stelle abbiamo deciso di non firmare nessun documento congiunto con le Liste Civiche: Prima di Tutto Castel Giorgio, Rialzati Castel Giorgio e Cambiamo Castel Giorgio. E non lo faremo per i seguenti motivi:

– perché non è inserito, nei loro programmi amministrativi presentati in comune per le elezioni comunali, alcunché sulla geotermia se non vaghi e confusi richiami ad una Green Economy priva di merito che, al netto degli slogan, per noi è e rimane una Greed Economy;
– perché le rispettive liste hanno, nel corso degli anni, cavalcato a fasi alterne e di convenienza in convenienza l’argomento geotermia e vogliono cavalcarlo di nuovo;
– perché non ci fidiamo e non vogliamo fidarci di chi vuole amministrare questa città cambiando umore e visione a seconda dei vari tecnici e tecnocrati di turno;
– Perché troppe volte hanno dimostrato di sconfessare un secondo dopo il risultato elettorale gli impegni presi con i loro elettori. E le vicende nazionali, anche se non direttamente assimilabili alla realtà comunale, ce lo stanno ancora oggi dimostrando.

E non la abbiamo firmata neanche in congiunzione con la Lista Civica Con i Cittadini per Castel Giorgio sebbene questa lista abbia inserito, nel suo sintetico e stringato programma, una generica ‘Difesa dell’altopiano dell’Alfina dai progetti speculativi (geotermia, fotovoltaico). Non ci basta. La discriminante non è la ‘speculazione’, che di fatto può essere mascherata da sacrosanto profitto dalla maggior parte delle imprese private, ma la devastazione e la visione miope del territorio. Nonostante la nostra piena fiducia nel candidato sindaco Andrea Corritore, che ha dimostrato negli anni una vera e trasparente battaglia in difesa dell’ambiente, riteniamo che la sua candidatura sia la solita foglia di fico e che non potrà amministrare la città come promesso. In aggiunta, nelle fasi precedenti alla presentazione delle liste, abbiamo più volte invitato la corrente di SEL alla formazione di una lista condivisa e benché il nostro programma fosse accolto a pieno e comprendesse, sviluppandole e contestualizzandole, le risicate linee guida del loro programma, hanno voluto presentarsi autonomamente.

Le nostre considerazioni sono suffragate da fatti e circostanze non equivocabili. L’attività svolta nelle passate amministrazioni sia di centro destra che di centro sinistra a sfregio del territorio, la presenza nella liste di appartenenze a passate amministrazioni che di fatto nulla hanno attuato per impedire anche la sola presentazione di un progetto insignificante e distruttivo come il geotermico ed in ultimo, ma non meno importante, l’azione che appartenenze affini a questa liste hanno esercitato in ambito regionale e provinciale fino all’assurda de-classificazione del rischio sismico regionale per aprire la strada al geotermico a Castel Giorgio.

Il Movimento 5 Stelle alle parole fa seguire fatti concreti. Non abbiamo necessità di siglare nessun finto impegno che ci unisce a promesse vane poiché i nostri impegni sono reali e riportati, nero su bianco, nel programma amministrativo protocollato in comune. Non abbiamo necessità di dimostrare che ai programmi seguono i fatti e ciò è evidente in quanto le nostre recenti azioni sul territorio hanno approdato anche in parlamento in occasione della interrogazione a risposta scritta sul Mega Eolico del Monte Peglia. Nessuna altra forza politica presente ha voluto essere cofirmataria di detta interrogazione. La Lista del Movimento 5 stelle risulta pertanto essere l’unica realtà su Castel Giorgio credibile e funzionale al territorio visto il trasparente rapporto con i nostri portavoce alla Camera ed al Senato. E se è vero, come è vero, che la maggior parte della difesa sul territorio viene decisa a livelli superiori, con Leggi dello Stato, come potranno le altre Liste Civiche – apparentemente slegate dalle rappresentanze nazionali – incidere sul territorio?

Non firmeremo mai nulla che sia falso o di facciata, la vecchia politica dovrà fare necessariamente i conti con quella attitudine che si chiama COERENZA!

Concludiamo con la nostra sincera e vera felicità che tutte le liste abbiano pensato bene di rimodulare la loro campagna elettorale emulando la nostra. E’ il segno che qualcosa sta cambiando e, a prescindere dal risultato elettorale, noi abbiamo contribuito a questo cambiamento. E’ molto più di una vittoria.

Movimento 5 Stelle dei Territori Orvietani

 

IMPIANTO PILOTA GEOTERMICO DI CASTEL GIORGIO: TUTTI CONTRO, o quasi.

intermediaMi domando: è più irresponsabile realizzare il geotermico a Castel Giorgio o sponsorizzarlo? E’ esattamente la stessa cosa. L’esecutore è colpevole come il mandante, e sempre di irrsponsabilità si parla. Ma dov’è finito l’onore di quegli imprenditori e amministratori che almeno alla salute ed alla bellezza del loro paese ci tenevano?

Ci sono troppi aspetti che richiederebbero un approfondito esame. Troppi lati oscuri: una società che dalla sua fondazione (dal 1923 come ci racconta la pubblicità del PD all’impresa http://pdcastelgiorgio.it/index.php?option=com_content&view=article&id=52%3Achi-e-qitw-lkw-geotermia-italiaq&catid=21&Itemid=123 ) non aspetta altro che incidere pesantemente nel territorio di Castel Giorgio, conflitti di interessi del project supervisor della società ITW & LKW nominato componente della Commissione per gli idrocarburi e le risorse minerarie (CIRM), il PD che sbandiera la sua tutela del territorio e poi, con la maschera di lista civica, promuove, o quantomeno non osteggia, il geotermico fuori scala, qualche altro scienziato della sinistra nostrana che fa declassare il vincolo sismico di Castel Giorgio e Castel Viscardo che dalla zona 2 vengono inseriti nella zona 3.
In questi giorni poi, sta avvenendo un fatto sconcertante. Nonostante i nostri interventi e richieste di chiarimento, sembra che degli anonimi e senza volto stiano tappezzando Castel Giorgio, e tutto il comprensorio dell’orvietano, con manifesti per promuovere il Geotermico. Coincidenza strana in vista della conferenza che si sta tenendo ad Orvieto presso il palazzo del Popolo dal titolo : convegno IdroVulc2013. Stando alle fonti giornalistiche locali parteciperanno il sindaco di Orvieto Antonio Concina, l’assessore all’Ambiente del Comune di Orvieto Claudio Margottini, l’assessore all’Ambiente della Regione Umbria Silvano Rometti, il direttore dell’Ati 4 Umbria Roberto Spinsanti, il presidente dell’Ordine dei Geologi dell’Umbria Oliviero Lolli e il coordinatore scientifico dell’iniziativa Roberto Mazza. Confidiamo nell’operato dei nostri amministratori per fugare ogni dubbio sulla pericolosità ed inconsistenza di tale impianto. Altra stranezza è che spunta dal nulla una pagina Facebook
https://www.facebook.com/GeotermiaACastelgiorgio dove non è dato sapere chi sono gli autori o gli amministratori. Ma già dai pochissimi ‘Mi Piace’ nei singoli post chiunque può farsi un’idea. Quello che sta avvenendo è pericoloso e necessita di accurati approfondimenti da parte delle autorità preposte.

In conclusione credo che anche la società Intermedia Snc dovrebbe unirsi a noi nel denunciare quantomeno la pubblicità abusiva affissa sui suoi spazi anche a supporto del valido lavoro editoriale svolto da C. Lattanzi (titolare di Intermedia) sul tema cruciale dei poteri occulti dell’Umbria.

(massimo maggi)

Pezzi di merda a chi? (sante parole di Beppe Grillo)

dici a me

Molti dei nostri gloriosi portavoce si sono dati un gran da fare per traslocare nella capitale. Preventivi per il trasloco, visite con agenti immobiliari per trovare casa, incontri con i loro commercialisti ed avvocati per non tralasciare nulla. Qualcuno il suo commercialista o avvocato se l’è anche portato come portaborse per non inciampare in tranelli o remissioni. E pensare che la regola era molto chiara 2.500 euro netti e punto! In più occasioni erano stati avvisati che i conti dovevano farseli prima e non dopo. La cronaca ci racconta infatti di una riunione tenutasi a Roma tra Beppe Grillo e i portavoce alla Camera ed al Senato. Occorre fare chiarezza! Pezzi di merda a chi? A chi si è candidato deputato o senatore e poi si è ritrovato a fare i conti con la sua personalissima cartella esattoriale o con un proprio ISEE modificato tanto da mettere a rischio la sua casa popolare? A chi diceva cambiamo questo mondo, ma prima della politica viene ‘er mi fijo’? A chi ha pensato bene di trasferire a Roma marito, moglie e nonna a carico dimenticando o non avendolo mai saputo, che i partigiani partivano per la montagna salutando con un ‘Addio’ la loro famiglia?

A chi durante la campagna elettorale non ha neanche usufruito del congedo lavorativo per non mettere a rischio il suo posto o il suo stipendio, alla faccia di chi ci ha perso il lavoro, la casa, l’azienda e la famiglia? A chi pensava a vestirsi un po’ meglio, magari sponsorizzando il made in Paesetto Mio, mentre altri restavano senza calzini nè scarpe di ricambio? A chi non sapeva a cosa andava incontro ma adesso visto che c’è cerca di salvare capre e cavoli? A chi non se l’è sentita di dire “Io così non me la sento e lascio”? A chi si domanda ancora “ma se lascio che figura ci faccio con la comitiva che mia ha votato?”  Non sono soltanto dei pezzi di merda, sono anche delle grandissime teste di cazzo! Visto che non era richiesta come dicevano nè competenza e nè coraggio a che titolo dovrebbero incassare oltre il netto di 2.500 questi altri non trascurabili benefit?:

–        La Diaria di euro 3.503,11;

–        Il Rimborso delle spese per l’esercizio del mandato di euro 3.690 (per i Deputati) e di euro 4.180                  (per i Senatori);

–        Le Spese di trasporto e spese di viaggio pari a euro 3.323,70 / a trimestre       (per chi risiede entro i            100Km);

–        Le Spese telefoniche pari a 3.098,74/annui;

–        L’assistenza sanitaria utilizzata per conviventi e per cure estetiche;

–        Indennità di fine mandato;

Per essere solo dei ‘portavoce’ e non avendo quindi facoltà intellettive per elaborare in proprio il loro mandato ‘con vincolo verso la rete’, tale armamentario monetario sembra un pò sovradimensionato. Se invece, come dovrebbe essere nella autonomia e capacità del deputato o senatore, si dovranno necessariamente adoperare per prendere delle decisioni autonome o di gruppo senza vincolo di mandato dal popolo. Allora sarebbe stato più giusto scegliere tra loro i migliori ed i più capaci e, magari, anche con un passato impeccabile sul lato etico. Ma come sappiamo è successo tutt’altro e alcuni competenti ed ammirabili stanno usando il loro QI per prendere delle decisioni che si confanno all’incarico, altri stanno studiando a spese della collettività, altri aspettano dall’alto e non dal basso le indicazioni, ed altri si fanno semplicemente i cazzi loro.

(Massimo Maggi, un umile elettore)

Tutti gli idioti del presidente

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Follie? Ora tutti quelli che strepitavano nella vecchia fattoria mediatica in attesa che i maiolotti facessero correo ai macellai, che piagnucolavano cosucce del tipo “iL 5S non può solo dire di no”, “si deve assumere le responsabilità”, “Bersani ha fatto un passo avanti, Grillo non ne faccia due indietro”, sono serviti: quelli del Pd sembrano una pletora di grulli di campagna  portati in gita al casinò, non sanno nemmeno contare le fishes, ma sperano di riportarsi indietro il gruzzolo con qualche trucchetto. Per questo all’inizio  invece di soldi sonanti, si sono portati appresso le cocuzze: Marini, Prodi. Qualcuno fra i più scaltri in fatto di grulleria sperava di poter puntare a  cavallo del rosso e del nero , bacchettato subito dal croupier, perché al di fuori dei grulli tutti sanno che alla roulette sui colori si scommette alla pari e o rosso o nero.

Certo puoi puntare due volte, sia sul rosso, sia sul nero, contemporaneamente, la stessa cifra: fai finta di aver giocato, da un lato rivinci la posta, dall’altro la perdi, e vai a bere un drink con Napolitano, sua eminenza “piena di grazia” per i farabutti e gli idioti di regime.  Rodotà non lo votano dopo aver piatito accordi per un “governicchio di cambiamento” con Grillo? Beh era ovvio: era tutto finto, era il ricatto ad entrare con le buone nel recinto del macello gestito da loro, ed oggi si vede con quanta buona ragione hanno ricevuto uno scaracchio in faccia. Quando invece la proposta di accordo “di cambiamento” è seria (vale a dire: parte dai fatti importanti, concreti, senza fiducie in bianco) e non gestita solo da loro, non ci stanno.  Più che occupare le sedi del Pd i suoi giovin signori dovrebbero cominciare a disoccupare l’Italia da se stessi e dal Pd. D’altra parte non è il partito, l’area culturale, dove per anni si è ritenuto un fine stratega (forse per via dei baffetti e la posa da signorotto medievale che tanto nessuno lo tocca), un tal D’Alema, la cui arte della guerra potrebbe essere riassunta nel motto “incula così poi ti inculano”?

Manca loro solo di eleggere proprio lui: il più macellaio tra i grulli, la madre di tutti i Pdmenoelle.

Fate vobis. Meliora latent.

Comunarie Castel Giorgio 2013

logoLe attese dimissioni del sindaco, come la incomprensibile gestione anomala del Comune di Castel Giorgio, nella loro rapidità, non hanno dato il tempo necessario alla formazione di un gruppo a 5 Stelle nel territorio. Ma questo non può e non deve pregiudicare la volontà, espressa da oltre il 25% dei cittadini e cittadine, di cambiamento. Questo cambiamento abbiamo cercato di condividerlo in tutti i modi possibili, ma non c’è più sordo di chi non vuol sentire. Abbiamo messo a conoscenza la cittadinanza della nostra visione del territorio, abbiamo pubblicato una bozza di programma pronta all’uso ed alla declinazione sul comune, abbiamo chiesto di unire le liste civiche e presentarsi ai cittadini e cittadine con delle primarie trasparenti ed aperte a tutti. Niet! Vogliono suicidarsi con le vecchie prassi partitiche. Liberi di farlo, ma non possono costringere una intera cittadinanza al suicidio collettivo. Come Movimento 5 Stelle abbiamo nel nostro DNA la volontà e l’impegno nel cancellare definitivamente queste logiche dal nostro territorio, ma il lato umano e compassionevole riaffiora sempre. Ci abbiamo provato e, come era previsto e prevedibile, abbiamo fallito. Nessun rimpianto e nessun rimorso. Il nostro interlocutore è e rimane la cittadinanza non collusa, la cittadinanza che vuole un futuro migliore per le prossime generazioni, una cittadinanza che guarda alla collettività e non agli interessi di bottega. Per questo il coordinamento Territori orvietani a 5 Stelle indice per il giorno 21 Aprile 2013 dalle ore 11,00 alle ore 20,00 le Comunarie aperte a tutti i cittadini e cittadine residenti in Umbria per indicare la loro preferenza ai candidati consiglieri e sindaco di Castel Giorgio. Le Comunarie saranno aperte a tutta la regione per il semplice fatto che una scelta criminale, come il Geotermico, non è affare privato del Comune ma di tutto il territorio regionale.

Ogni elettore potrà esprimere una preferenza per il candidato/a sindaco e tre preferenze per il canditado/a consigliere scrivendo liberamente, e senza suggerimenti, il nome ed il cognome della candidata/o. Dalle ore 20,00 dello stesso giorno si svolgeranno gli scrutini aperti al pubblico procedendo nel seguente modo: Per i candidati/e consiglieri verranno inseriti al ballottaggio i primi 12 nominativi in ordine di preferenza mentre per il candidato/a sindaco, se non si otterrà al primo turno una preferenza al 50% +1, si procederà al ballottaggio dei primi 5 in ordine di preferenza. Il ballottaggio avrà luogo il Martedì successivo dalle ore 16,00 alle ore 22,00.

Le Comunarie si svolgeranno a Castel Giorgio in Via Marconi, 98/a (accanto ZooBar) dalle ore 11,00 alle ore 20,00 di Domenica 21 Aprile.

Il programma della costituenda Lista Civica per Castel Giorgio

è visionabile al link : http://files.meetup.com/1680568/Programma%20Castel%20Giorgio.pdf

Verità, sì cara vieni….

veritaDove non hanno capito, fanno finta di non capire. E’ questa la difficile situazione in cui si trovano le segreterie del PD. La frase più usata è: ‘ non siamo riusciti ad interpretare un sentimento di protesta del popolo ‘. Non hanno capito, o fanno finta di non capire, che la protesta era contro di loro; c’era poco da interpretare. Gli elettori del PD, che non hanno votato PD, hanno delle buone ragioni per non averlo fatto e per continuare a non farlo. Non lo hanno fatto perché da troppo tempo i temi del sociale, del lavoro e della equità, all’interno del PD, non sono più rappresentati nè nel merito nè nel nome. La mancata occasione ‘Renzi’ non avrebbe avuto nessun esito salvifico, ma avrebbe semmai provocato un’ulteriore emorragia compensata in minima parte dai voti del PDL. In questo scenario hanno il coraggio di chiedere la fiducia al M5S. Vogliono dall’unica opposizione propositiva l’appoggio che non hanno avuto dai propri elettori. Se questa è la strategia che è in grado di fare la segreteria del PD, sarebbe opportuno che si dimettesse per manifesta incapacità. Ma al peggio non c’è mai fine e il buon Renzi sferra l’attacco: con il M5S non si tratta, si combatte. Ma in casa ce l’ha uno specchio? Da quando una forza di governo combatte un’ opposizione? Ma non era il contrario? Se invece pensa di essere lui una forza di opposizione perché dovrebbe chiedere la fiducia? Qualcuno gli spieghi che i libri di testo, almeno quelli, non dovrebbero essere usati come tovaglia. Aiutiamo questi mestieranti falliti della politica a comprendere cosa è successo. Il M5S è il primo partito in Italia e il numero dei voti ottenuti alla Camera lo dimostra. Il M5S non ha ottenuto, e non ha cercato, un premio di maggioranza perché rifiuta a priori inciuci clientelari di coalizioni improbabili. Grazie al Porcellum, che nè PD nè PDL hanno voluto cancellare, si ritrovano a scimmiottare improbabili maggioranze alla Camera ed al Senato. Di fronte a questa fotografia sono possibili solo due soluzioni: 1) Il Presidente incarica il M5S di formare il governo e il M5S chiede la fiducia alle Camere; 2) il PD chiede la fiducia al PDL completando l’orrendo quadretto che ostentano da oltre vent’anni.
Comunque vada l’unica cosa certa, al netto di colpi di mano, è l’elezione del Presidente della Repubblica, dove i nostri voti saranno vincolanti e determinanti. Un buon Presidente sarà in grado di accompagnare il paese verso il ripristino della Democrazia e Costituzionalità e di sponsorizzare la cancellazione di una porcata di legge elettorale. Il paese ha bisogno di ripartire e nei nostri programmi ci sono tutte le soluzioni. L’Italia ha voltato pagina. Questo è un dato che non necessita di particolari virtuosismi nella sua lettura. Inoltre, basta guardare le percentuali di voto affiancate ai valori assoluti di voti ottenuti, per non prestare il fianco ad infantili interpretazioni. Solo in Umbria il PD perde alla Camera 81.821 voti. Di quale tenuta parliamo?

(di massimo maggi)

Tre giorni di ordinaria civiltà.

seggiLa qualità di una democrazia si percepisce anche dalle modalità con cui si svolgono le operazioni di voto. A monte sta la legge elettorale, che è la legge più importante di una democrazia. La nostra è stata definita dai suoi stessi promotori una “porcata”, poi più raffinatamente ribattezzata dalla vulgata giornalistica “Porcellum”, il che la dice lunga sulle intenzioni di coloro che l’anno promulgata, che ad altro non rispondono se non alla millenaria logica del “divide et impera”. Infatti in base agli arzigogolati meccanismi di assegnazione dei seggi in Parlamento, viene fortemente distorta la volontà del Popolo italiano e assicurata la confusione nelle due Camere, che permette di perseverare nelle politica degli inciuci e degli accordini. Non bastasse questo, si auspicherebbe che al momento di organizzare le votazioni rientri in campo un pò di buon senso. Niet. Noi del Movimento 5 stelle di Orvieto e dei comuni limitrofi siamo stati in trincea 3 giorni, dal Sabato pomeriggio alle 16 quando sono arrivate le schede sino al Lunedì al momento dello spoglio. Abbiamo presidiato con i nostri rappresentanti di lista 43 sezioni per vigilare sul corretto svolgimento delle operazioni e la prima cosa che ci è saltata all’occhio è che eravamo soli. Nessun rappresentante di lista di altre formazioni politiche si è palesato nei due giorni delle votazioni, salvo apparire in alcuni sporadici seggi al momento dello scrutinio. Ad essere maliziosi si potrebbe pensare che i rappresentanti delle altre liste siano direttamente gli scrutatori, ma noi non siamo maliziosi. Eppure a ben vedere, ci si potrebbe interrogare su come vengono scelte le persone che svolgono l’importantissimo ruolo di dirigere le operazioni di voto. La nomina del presidente di seggio è in capo al presidente della corte d’appello competente tra le persone che hanno fatto richiesta di iscrizione all’albo, ma la scelta è completamente discrezionale. Se non altro si dirà, la nomina è fatta da un organo di un potere indipendente terzo ed imparziale. Purtroppo  non possiamo dire lo stesso per gli scrutatori. In passato la nomina avveniva tramite sorteggio casuale (legge 95/1989), mentre attualmente la chiamata è diretta e nominativa (ovvero non casuale, legge 270/2005) fatta da parte della commissione elettorale comunale che è un organo a composizione squisitamente politica. Completa il quadro il segretario/a, scelto dal Presidente del seggio. Abbiamo ravvisato che della funzione di scritinio  se n’è fatto un mestiere, e questo è innegabile. Baci e abbracci fra tutti come in un’allegra comitiva, rammentando quella volta in cui si stava al seggio di Morrano o di Sferracavallo, non ricordandosi se era la quarta o quinta volta che si ricopriva tale ruolo. La paga era di 187 euro per il Presidente e 145 per gli scrutatori. Dal Movimento 5 Stelle era stata avanzata la proposta di nominare per tali ruoli persone disoccupate iscritte alle liste di collocamento, ma la ragionevolezza non è di questo mondo, molto meglio che lo faccia qualche amico per arrotondare!! Ed allora da noi sicuramente verrà una proposta di legge per modificare lo stato delle cose, che faccia svolgere queste mansioni a chi ne abbia più necessità e ponga un tetto massimo al numero di incarichi.

Ma le votazioni non sono nemmeno cominciate! Ed allora Sabato comincia questo viaggio, arrivano gli scatoloni con le schede! Scopriamo subito che il numero scritto sulla scatola, quasi mai corrisponde al numero di quelle che stanno effettivamente dentro. 900! E ne mancano 3….850! e ne mancano 6…Vabbè…fa niente, si comincia a contare e si timbrano tutte e solo le schede corrispondenti al numero di elettori di quella sezione. Dopodiché nastro adesivo a chilometri su timbri schede porte e finestre. A ben vedere di adesivo quei nastri avevano ben poco, e un osservatore appena appena curioso avrebbe scoperto che si poteva attaccare e ristaccare a piacimento senza lasciare traccia del passaggio… Visti i tanti tempi morti nell’arco dei tre giorni qualcuno di noi si è divertito a sfogliare il libretto del Ministero dell’interno sulle operazioni di voto. Una specie di piccolo Corpus iuris. Ebbene addentrandoci nella lettura scopriamo al paragrafo 26 quanto segue: “La sala (delle votazioni n.d.r.) deve avere una sola porta di ingresso, salvo il caso in cui sia stato possibile assicurare un accesso separato per le donne” (art.42 del t.u. 361/1957). Non solo frasi del genere, di palese incostituzionalità quanto meno per contrasto con l’art.3 Cost. sono leggi della Repubblica, ma vengono pure ricopilate nel suddetto corpus! Vogliamo sperare in una svista, ma allora si intende che ormai il corpo legislativo italiano è affetto da una elefantiasi ingovernabile. La semplicità è armonia ed eleganza e deve essere la nostra stella polare. Infine una denuncia, chi scrive svolgeva il ruolo di rappresentante di lista nella scuola elementare di via delle Ortensie, nell’arco dei tre giorni più volte è sopraggiunta la sete, l’acqua del rubinetto di quella scuola è imbevibile e dal sapore fortissimamente metallico, vista anche la quantità di ruggine che ricopre i rubinetti da dove sgorga l’acqua. Che diritto alla salute stiamo assicurando ai nostri giovani e giovanissimi ?

Informazione Cercasi

disinformazioneNiente da fare! Certa ‘Stampa’ non ce la fa a cogliere il segnale che il Popolo Italiano ha espresso dalle urne elettorali. Certa ‘Stampa’ non ce la fa a diventare ‘Informazione’ e continua a rispondere a logiche lobbistiche consolidate che per anni li ha sfamati. Non ce la fa perché cosciente che il MoVimento ha tra i suoi programmi anche l’abolizione dei finanziamenti ai giornali, non ce la fa perché cosciente che il MoVimento è per l’abolizione degli Ordini, non ce la fa perché senza le predette garanzie certa ‘Stampa’ sarà costretta a chiudere i battenti. Nonostante lo abbiano capito gli elettori, nonostante se ne sia accorta, anche se durante lo spoglio, la Vecchia Politica, alcuni giornalisti si ostinano a voler inquadrare il MoVimento entro logiche e gerarchiche delle segreterie di partito. Confondono un Cittadino a 5 Stelle con un politicante di mestiere. Vogliono il volto, vogliono il capo, vogliono il candidato. Qualcuno glie lo dovrà dire, con estrema tenerezza, che il loro mondo è finito e che non gli accadrà nulla di brutto, che dovranno semplicemente tornare a fare vera informazione. Questo comporterà, inevitabilmente, l’onere della ricerca, della comprensione e dell’analisi. In altre parole, l’indagine sulla notizia. Sarebbe bastato osservare i manifesti elettorali del MoVimento, senza faccioni, sarebbe bastato affacciarsi ai banchetti di raccolta delle firme, sarebbe bastato curiosare sul Web, sarebbe bastato partecipare a qualche MeetUp o ad uno dei tanti raduni dello Tsunami Tour per capire cos’era il MoVimento e scoprire che nel MoVimento non ti canditi da solo, che non ti sponsorizza nessuno, e che non ti impongono dall’alto  Nel MoVimento ti candidano, e a farlo è il Popolo, ad oggi con la Rete, domani con qualsiasi mezzo che renda più trasparente e partecipata l’azione democratica.
Nonostante tutto ciò La Nazione (Umbria) non ce la fa e sbatte in prima pagina il ‘Volto’ in rilievo sull’articolo e titola: “Dalla ‘Rete’ il Candidato Sindaco a 5 Stelle”. Bisogna dare atto che l’articolo è ben scritto e che l’intervistato ‘Silvio Torre’ ha esposto chiaramente la sua visione e le sue idee di sviluppo innovativo per Castel Giorgio, come dovrebbe poter fare qualunque cittadino, magari anche con visioni differenti. Così come è stato chiaro ed esplicito, l’intervistato, su come sarà proposta la candidatura e la scelta della Candidata o del Candidato alla guida della Città. Ma dal titolo si capisce tutt’altro.  Proponiamo quindi al giornale ‘La Nazione’ di cambiare il titolo nel seguente modo: “ Sarà la ‘Rete’ a scegliere la candidatura a 5 Stelle per la guida della Città”. (sperare che possa essere una Donna non è reato).
Inoltre, ed infine, ne il MoVimento, ne nessun altro, ‘amministrerà un pacchetto di voti’, poichè il MoVimento non è per la delega in bianco ne per la gestione di attuali o futuri consensi.

Vecchia Politica, Vecchia Informazione.
Un nuovo mondo è possibile, una vera informazione è urgente e necessaria.

Massimo Maggi