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Parresìa. Questa sconosciuta.

coccio grecoLa dimensione etica. Il Coraggio della verità. Socrate. Chi la pratica sa di assumersi l’intero rischio di far reagire negativamente il suo ipocrita interlocutore. Il futuro non si costruisce sull’inganno ne tanto meno su tifoserie o convenienze ad oltranza. Idiozie del tipo: Uno vale Uno, oppure, si vede la luce in fondo al tunnel. La crisi, lo abbiamo ripetuto tante volte, non è congiunturale ne economica. La crisi politica ne è solo un effetto. E’ una crisi di sistema dovuta ad una perdita di visione collettiva o peggio ancora un effetto di un popolo demente che rinnega la storia e la cultura. Si continua, da una parte e dall’altra, a fomentare la speranza che la crisi del lavoro si possa risolvere con decretazione d’urgenza o con buoni emendamenti. Siamo di fronte invece ad una crisi di imprenditorialità, di spegnimento progressivo ed esponenziale degli spiriti vitali, di umiliazione sociale. I governi sono nelle mani di clientelismi parassitari che non molleranno la presa. L’unica cosa che può crescere in questo sistema, come sta crescendo, è l’economia malavitosa e illegale, le sale bingo, le VLT, Equitalia. Per questo parassitismo l’assenza della verità è vitale. Gli spot pubblicitari, ormai onnipresenti in tutta la rete e non solo televisiva, ci chiedono: ‘ cosa contiene più acqua: il cocomero o la banana?’. Ed una massa di decorticati spendono i loro ultimi cents per inviare un SMS sperando di vincere un milione. Tutto questo in totale assenza di un garante, di uno Stato e di un Presidente della Repubblica. La cosa più sconcertante è che la maggior parte del popolo catodico lobotomizzato non manda l’SMS per tentare solo la fortuna ma bensì pensa di essere intelligente sopra ogni media perché ha capito che è il Cocomero la risposta giusta. Il popolo attivista a 5 Stelle in questo la fa da padrone. Quell’uno vale uno li ha resi quasi onnipotenti visto che prima con contavano nulla. Onnipotenti a tal punto che un parlamentare ottimato, nell’auto proclamazione del portavoce in assenza di voce propria, si sente talmente onnipotente da poter scomunicare un normale cittadino che prende le distanze da cotanta ignoranza. C’è chi ci chiede un passo in avanti, c’è chi ci chiede un passo indietro e, inspiegabilmente, lo si chiede ad un singolo portavoce di un gruppo di lavoro territoriale. Portavoce non nominato e non uscito dalla ruota della fortuna ma liberamente scelto perché ha voce propria e voci da portare. La voce di un territorio viene personificata e la si erige ad antieroe da chi non può ottenerne benefici privati o privatistici. Si azzera allora l’intero gruppo per assonanza rendendo la maggioranza democratica lettera morta. Da quasi un anno si considera, da parte di pochi anche se ottimati, una realtà territoriale come un problema anziché come un’opportunità e, per la stessa assonanza, qualsiasi elemento umbro, anche più meritevole e competente, viene delegittimato ed offeso per il solo fatto di aver condiviso qualcosa su temi reali e non fumosi. Cos’è questo passo indietro richiesto? Un passo indietro rispetto alla verità? Un passo indietro rispetto alla coerenza? E’ un concedere il passo all’ipocrisia? Chi scrive aveva già accolto la richiesta facendo un passo di lato. Dal febbraio 2013, esattamente 3 giorni dopo le elezioni politiche, ho rimesso all’assemblea i ruoli precedentemente assegnatomi dalla stessa, sia da organizer del MeetUp che da referente regionale. Altri continuano invece a mantenere le loro ‘faccette’ acquisite da improbabili liste del 2009. Nessuno dei richiedenti ‘un passo indietro’ ha mai contattato i nuovi referenti eletti dall’assemblea e non lo hanno fatto neanche gli pseudo-portavoce alla camera ed al senato che hanno preferito privilegiare un contatto dell’Uno Onanistico ed Oligofrenico a dispetto del gruppo democraticamente e trasparentemente attivo. Vogliono tentare inoltre una strada assai improbabile e pericolosa: Scomunicare un singolo cittadino che ha supportato il Movimento ma che rischia, per la sua umanità e la sua verità, di metterli nell’ombra. L’analisi è fin troppo chiara e fin troppo penosa. Hanno alzato un polverone di idiozie ed incapacità, ed ora piagnucolano se qualche granello, della loro stessa polvere, gli è finito in un occhio.

Premesso che non ho cariche elettive e che non sono, e ne voglio esserlo, candidato ne al Comune ne alla Regione, sono comunque disponibile, come dovrebbe esserlo chiunque abbia un minimo di dignità, a rimettere la decisione della mia presenza al Movimento 5 Stelle Umbria a tutti i cittadini e cittadine. Sperando che questo mio esempio possa mettere fine a questa demente stagione da ‘caccia alle streghe’ promossa dai Sig./ra UNO che la colpa o il fato a reso attivi del primo giorno.

Dov’è, o Morte, la tua vittoria?

(massimo maggi)