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Comunicato #12 – Energia


Le inefficienze e gli sprechi attuali nella produzione termoelettrica non sono accettabili né tecnologicamente, né economicamente, né moralmente, sia per gli effetti devastanti sugli ambienti, sia perché accelerano l’esaurimento delle risorse fossili, sia perché comportano un loro accaparramento da parte dei Paesi ricchi a danno dei Paesi poveri. Non è accettabile di per sé togliere il necessario a chi ne ha bisogno, ma se poi si spreca, è inconcepibile. Per accrescere l’offerta di energia elettrica non è necessario costruire nuove centrali, di nessun tipo. La prima cosa da fare è accrescere l’efficienza e ridurre gli sprechi delle centrali esistenti, accrescendo al contempo l’efficienza con cui l’energia prodotta viene utilizzata dalle utenze (lampade, elettrodomestici, condizionatori e macchinari industriali). Solo in seguito, se l’offerta di energia sarà ancora carente, si potrà decidere di costruire nuovi impianti di generazione elettrica.

Dalla lettura del Piano Energetico Provinciale si evince che consumiamo molto di più di quello che produciamo. Produrre di più non è una soluzione, ne possibile ne sostenibile, poiché non possiamo consumare all’infinito una risorsa finita! La soluzione va ricercata nel non produrre più energia ma contenere i consumi per poi cominciare a ridurli, rendere più efficienti i processi di produzione e trasporto di energia elettrica, convertire quanto più possibile la produzione di elettricità da fonti esauribili a fonti rinnovabili e passare da grandi centri di produzione isolati a micro-centri di produzione e distribuzione coordinati ed interlacciati. Il piano energetico va riformulato con scelte che devono segnare una svolta nella direzione della sostenibilità.

Insomma, quando si spreca così tanto è da scriteriati pensare che la soluzione passi per un aumento della produzione alla fonte, come invece tutti i partiti continuano ad asserire.
Lo sviluppo impetuoso delle energie rinnovabili che pare finalmente alle porte, non deve illuderci. Tali fonti non devono essere considerate come la panacea, capace di assicurarci maggiore energia a disposizione, ma come modalità di produzione elettrica a sostituzione di quella da fonti fossili.
Questo si coniuga in modo naturale con la vera rivoluzione che vorremmo portare ai cittadini, vale a dire il passaggio dall’energia venduta a prezzi di cartello da oligopolisti di partito arricchitisi sulla pelle di noi utenti, a Cittadini che producono e scambiano (senza perdite di carico) tra loro l’energia che serve per la loro vita.

Sappiamo che la maggior parte dell’energia prodotta deriva da combustibili fossili in via di esaurimento e che tali combustibili siamo costretti ad importarli. Sappiamo anche che la quasi totalità degli edifici disperde, a causa delle cattive tecniche costruttive, quasi il 70% dell’energia utilizzata. In breve paghiamo le nostre bollette per scaldare all’esterno delle nostre case. Tutto ciò ci fa riflettere su quanto l’attenzione al consumo energetico può essere importante per i nostri portafogli e soprattutto per le nostre vite.
Aderendo alla strategia denominata “Patto dei Sindaci” promossa dall’Unione Europea, potremmo accedere a fondi e consulenze per avviare un cammino che consentirà di ridurre o cancellare la dipendenza dagli idrocarburi (petrolio e gas) con un piano di decrescita energetica – cancellazione degli sprechi – integrato con l’aumento di tecnologie che usano le fonti energetiche alternative. Numerose comunità hanno già aderito al “Patto” adeguando i propri Piani Energetici Comunali (PEC) con obiettivi più lungimiranti. Con l’adozione di un adeguato SEAP o PAES (Piano d’azione per l’energia sostenibile) e un aggiornato PEC è possibile intervenire per ristrutturare la maggioranza dei volumi costruiti col fine di cancellare gli sprechi economici dovuti alle dispersioni energetiche e progettare una “Smart Grid” che consente al cittadino di diventare produttore e consumatore di energia eliminando, nel tempo, il costo della bolletta energetica.

Azioni

Contrastare con ogni mezzo il delirio pseudo-scentifico nella costruzione di centrali Geotermiche nel territorio (vedi Castel Giorgio);

Contrastare con ogni mezzo la devastazione ambientale, eventualmente prodotta, con l’installazione di pale eoliche lungo la dorsale del Monte Peglia;

Contrastare con ogni mezzo l’utilizzo di terreni agricoli per la messa in posa di pannelli fotovoltaici;

Realizzare quartieri sostenibili con Smart Grid, cioè una rete intelligente dove i cittadini sono produttori e consumatori di energia e scambiano i surplus energetici, non utilizzati;

Valutare come riappropriarsi della rete energetica del comune attraverso una società con azionariato diffuso;

Dotare tutti gli uffici pubblici, e quelli delle società con partecipazione comunale, di lampade a basso consumo energetico e attuare politiche di informazione della riduzione degli sprechi;

Fornire un’adeguata informazione sugli usi e gli sprechi di energia per le imprese e per i cittadini;

Verifica energetica obbligatoria degli edifici pubblici e su edifici privati in costruzione per risparmiare almeno il 30 % di energia elettrica e di illuminazione;

Sostituire progressivamente l’attuale illuminazione pubblica con lampade a LED;

Introdurre sistemi di tele-gestione per ottimizzare il rapporto tra produzione e consumo energetico degli edifici comunali, garantendo l’efficienza degli impianti e conoscendo in tempo reale il dettaglio dei guasti;

Incentivazione della produzione distribuita di energia elettrica con tecnologie che utilizzano le fonti fossili nei modi più efficienti, come la co-generazione diffusa di energia elettrica e calore, a partire dagli edifici più energivori: ospedali, centri com-merciali, industrie con processi che utilizzano calore tecnologico, centri sportivi ecc.;

Estensione della possibilità di riversare in rete e di vendere l’energia elettrica anche agli impianti di micro-cogenerazione di taglia inferiore ai 20 kW;

Applicazione rigorosa della normativa prevista dai decreti sui certificati di efficienza energetica, anche in considerazione dell’incentivazione alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili che essi comportano;

Eliminazione degli incentivi previsti dal CIP6 alla combustione dei rifiuti in base al
loro inserimento, privo di fondamento tecnico-scientifico, tra le fonti rinnovabili;

Legalizzazione e incentivazione della produzione di biocombustibili

Incentivazione della produzione distribuita di energia termica con fonti rinnovabili, in particolare le biomasse vergini, in piccoli impianti finalizzati all’autoconsumo;

Incentivazione della produzione di biogas dalla fermentazione;

  1. maria cristina catti
    24/01/2013 alle 12:57

    QUESTO PUNTO DEL PROGRAMMA E’ PIU’ CHE CONDIVISIBILE. AGGIUNGEREI SOLAMENTE CHE IL PROBLEMA DEL GEOTERMICO, CHE STA FEROCEMENTE AGGREDENDO TUTTA L’AREA VULCANICA DI BOLSENA E DELL’AMIATA, CHE ARRIVA CON L’ALTOPIANO DELL’ALFINA NEL TERRITORIO DI ORVIETO, E’ SERIAMENTE IMPUTABILE DI SCATENARE TERREMOTI DAL LIVELLO 3° AL 5°-6° DELLA SCALA RICHTER.
    EVENTI SISMICI SI SONO INFATTI NORMALMENTE VERIFICATI NEL MONDO ED IN PARTICOLARE NEGLI USA, IN SVIZZERA ED IN ITALIA A SEGUITO DI TRIVELLAZIONI ESPLORATIVE DEL SOTTOSUOLO ALLA RICERCA DI CALORE O DI PETROLIO.
    SIAMO IN POSSESSO INFATTI DI ATTI CHE DIMOSTRANO COME CI SIA IN CORSO A BASILEA UN GIUDIZIO CONTRO UN IMPRENDITORE ACCUSATO DI AVER PROVOCATO NELLA CITTA’ UN EVENTO SISMICO DEL TRA IL 3° ED IL 4° GRADO DELLA SCALA RICHTER E DI ALTRI ATTI DAI QUALI RISULTA CHE A SEGUITO DI TRIVELLAZIONI ESPLORATIVE NEGLI ANNI ’60 SI SIANO VERIFICATI EVENTI SISMICI SIGNIFICATIVI NELLA ZONA DI LATERA E DELLO STESSO CASTEGIORGIO.
    IN SECONDO LUOGO TALI TRIVELLAZIONI A CHILOMETRI DI PROFONDITA’ VENGONO FATTE UTILIZZANDO FANGHI DEFLAGRANTI INQUINANTI PER LE FALDE E CHE LE PERFORAZIONI METTONO IN COMUNICAZIONE LE FALDE ACQUIFERE CON I FLUIDI DEL SOTTOSUOLO CONTENENTI SOSTANZE ALTAMENTE TOSSICHE.
    DA TUTTO QUESTO SI PUO’ CAPIRE CHE LA GEOTERMIA E’ UN AFFARE SOLO PER CHI SCAVA E VENDE ENERGIA E SI FA PAGARE DALLO STATO ITALIANO GLI INCENTIVI PREVISTI DALLA LEGGE, CHE CI VENGONO POI CARICATI SULLE BOLLETTE ELETTRICHE.
    ALLA POPOLAZIONE, ANCHE IN QUESTO CASO, RESTA LA DESOLAZIONE DELLA PROPRIA TERRA E NELLA PEGGIORE DELLE IPOTESI LA DISTRUZIONE DELLE PROPRIE CASE E DEL PROPRIO PATRIMONIO ARTISTICO.
    VORREI INVITARE TUTTI A CONSIDERARE CHE LE ENERGIE ALTERNATIVE SONO FONDAMENTALI PER IL FUTURO DELL’UMANITA’, MA PARTENDO DALLA PICCOLA SCALA, OSSIA DALL’AUTO PRODUZIONE PER L’AUTO CONSUMO, CON LA COMMERCIALIZZAZIONE DELLE EVENTUALI ECCEDENZE.
    INFATTI LA MAGGIORE PERDITA DI ENERGIA ELETTRICA AVVIENE IN FASE DI TRASPORTO: I GRANDI ELETTRODOTTI PERDONO DAL 40 AL 50% DELL’ENERGIA TRASPORTATA.
    LA RISPOSTA GIUSTA E’ LA PRODUZIONE IL PIU’ VICINO POSSIBILE ALL’UTILIZZATORE FINALE, MEGLIO SE SULL’UTILIZZATORE FINALE!.
    QUINDI PANNELLI FOTOVOLTAICI SUI TETTI DI CASE ED INDUSTRIE, NEI VETRI DELLE FINESTRE, NEI PANNELLI IMPERMEABILIZZANTI DEGLI EDIFICI, ECC.
    MA ANCHE L’EOLICO TROVA UNA SUA APPLICAZIONE CAPILLARE: RIVOGENDOSI INFATTI AL PIU’ EFFICiENTE E DISCRETO EOLICO VERTICALE (www.windside.com per avere un’idea) SI PUO’ SENSIBILMENTE INTEGRARE L’AUTO PRODUZIONE DI ENERGIA TENDENDO A RENDERE GLI EDIFICI AUTOSUFFICIENTI.
    L’ACCENTRAMENTO DELLA PRODUZIONE ENERGETICA CON GRANDI CENTRALI, ANCHE SE DA FONTI ALTERNATIVE, SERVE SOLO AL CAPITALE PER AUTO INCREMENTARSI.
    AL POPOLO VIENE TOLTO ANCHE QUEL POCO TERRENO AGRICOLO CHE L’ITALIA HA E QUESTO NONOSTANTE LE PREVISIONI A BREVE SIANO DI UNA PESANTE CRISI DI APPROVVIGIONAMENTO ALIMENTARE.
    DOBBIAMO FERMARLI.

  2. 24/01/2013 alle 15:09

    Cara Maria Cristina, puoi visionare anche l’ultima versione del documento di programma più aggiornato ed un articolo sempre qui pubblicato sul geotermico.

    Fai clic per accedere a proposte-di-programma.pdf

    Geotermico a Castel Giorgio

    Massimo

    • maria cristina catti
      24/01/2013 alle 15:57

      E’ BENE CHE LA GENTE SAPPIA CHE CORRIAMO IL RISCHIO DI FINIRE COME L’EMILIA ROMAGNA DEVASTATA DA UN TERRIBILE TERREMOTO. IL PROGRAMMA VA BENE. L’INFOMAZIONE PURE.

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